giovedì 29 gennaio 2015

Poesia creativa con il Caviardage! ♥

Preparandoci per il laboratorio di poesia creativa con i Caviardage sul FIUME di quest'anno:




Avete lavorato con il giusto spirito impegno e sono usciti degli ottimi lavori!
Complimenti!!
Ora fate del vostro meglio con la prof. di arte per decorare la poesia!



Ottimi lavori! Manca qualche titolo però!


SI GUARDO’ INTORNO
Nel suo lento pensiero, un sorriso gli illuminò il volto. Si guardò intorno: il cielo pareva fluire lentamente come i fiumi, tutto risvegliato e azzurro  CHIARA

SILENZIOSAMENTE
Sulle rive soleggiate del fiume, lucenti ombre attraversavano i suoi occhi. E, silenziosamente, nelle profondità del proprio essere, l'amore si agitava nel cuore  MICHELA

PRESSO IL FIUME
Era presso il fiume, nel bosco. Era finita. Pieno egli era di peccato e pazzia. Una misera dell'anima. Era ancor possibile vivere?  FEDERICO C.

ADDIO FIUME
Alle luci del giorno, l'aveva già abbandonato nella foresta. Uscì lentamente, lasciò un color terra, per giorni. Poi sparì. MICHELLE


Sentiva svanire la speranza, una cosa sola col fiume. Ma gli diffuse amore e serenità. SIMONE


L'inesprimibile senso e i pensieri bisognava cercar nella notte del fiume. AURORA C.


IL FONDO DEL FIUME
Troppe regole, troppo orgoglio s’era annidato nel mondo. Al fondo del fiume, un'acqua speciale aspettava un amore profondo. MIRCO


Amava gli occhi,  la sua cara voce, amava l’ombra azzurrina del boschetto, dalle ombre profonde, con la sua perfetta corrente del fiume, dai raggi del sole evaporata. NICOLE


IL FIUME CHE SORRISE.
Fermo negli anni della sua giovinezza, a quanto pareva, ora, era diventato un uomo. Meditava sulla sua condizione. Nulla posseggo, nulla so, nulla posso, nulla ho imparato. E ci rise su. Nel dire ciò, pose l’occhio sul fiume, e vide il fiume scorrere ed egli sorrise amichevolmente al fiume. ANNALISA.


Il fiume non parla, non pensa . Traghetta  legna con animo tranquillo e si trova in ogni istante alle sorgenti,  alla foce, alla cascata. MATTEO T


ASCOLTA
Ascolta l'acqua. Alle volte rivela sofferenze. Ascolta il fiume. AURORA P.


Luminoso splendeva il suo sorriso quando guardava l'amico. La sua ferita fioriva, il suo dolore spandeva raggi. Il fiume negli occhi e vi scorse scintillare la serenità. Amico, lasciami andare. Raggiante si allontanò. MATTEO Z


Verde e oro vide il fiume, nell'ombra di un boschetto. NICOLA


Nel fiume vivevan nascosti il senso del divino, il senso e l'essenza delle cose. GIULIA.


Lentamente fioriva, lentamente maturava la consapevolezza. Lentamente questo fioriva in lui. E un giorno, che la ferita bruciava, attraversò il fiume. Il fiume scorreva calmo e lieve ma la sua voce aveva uno strano suono: il fiume rideva apertamente e sonoramente. Si fermò, si chinò sull'acqua per ascoltare meglio. L'acqua fluiva tranquilla. GIOVANNI

IL PESCE.
Rise, guardò, disse: - Non riesco a ricordare-. La corrente guardava. E si ricordava. STEFANO.


Ti vedo nella tristezza. Il fiume ride di me e di te. Il fiume, ascoltalo: perpetua serenità. Io lotto per conquistarmi il suo cuore. Anche a lui dovrà parlare il fiume. AURORA S


L'AMORE DEL FIUME.

Imparava il fiume divino, saggio nella foresta, senza libri. Importa solo amare con amore, ammirazione e rispetto. ELENA

martedì 13 gennaio 2015

Sui fatti di Parigi...

Curiosità: una mappa che mostra la diffusione della frase "Je suis Charlie"...

Comunque non serve sentirsi per forza Charlie... basta sentirsi almeno come Ahmed!